FABBRICA EUROPA, X edizione, torna dal 2 al 31 maggio alla Stazione
Leopolda di Firenze mantenendo un’originalità assolutamente inedita per l’Italia:
un cantiere e un laboratorio, una vetrina prestigiosa e un forum permanente per
i linguaggi e le arti contemporanee, un luogo di incontro delle identità e delle tradizioni culturali più diverse.
"…opporre la 'città-tenda' alla 'città-carcere' significa per me creare forma
e spazio per una città che non esiste ancora, ma della cui non esistenza soffriamo
tutti le conseguenze. La sfida che propongo alla città attuale è dunque la sfida
di saper accogliere al suo interno i diversi di ogni tipo, non per dovere d
i ospitalità, ma come speranza progettuale.(…)" Giovanni Michelucci
In dieci anni Fabbrica Europa è stata, e sempre più diventa, una città nella città.
Però una "città-tenda", nomade, aperta, spazio dell'accoglienza, del confronto e delle
identità in movimento, percorsa e visitata da flussi di creazione e
di produzione che si "affrontano" con i propri linguaggi. Non bandisce né esorcizza il
conflitto, ma lo trasforma in una ricchezza profonda, insostituibile nella cultura e
nell'arte contemporanea così come nella società d'oggi. Nella contrapposizione michelucciana La Fabbrica
vuole leggere una ambiguità e un percorso. La tenda è la figura dell’accoglienza,
della leggerezza, del nomadismo, del confronto e della “variabilità”, ma è insieme
anche l’immagine forte del suo contrario: del campo profughi, di concentramento,
del luogo della precarietà, degli sfollati, dei militari e dei prigionieri. Ma i
l percorso tenda-vela in positivo progetta il viaggio, l’incontro,
la creatività condivisa, la mobilità modulare dei diversi che si incontrano.
Comunicato Stampa
Live alla Stazione Leopolda
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