Tempesta di sogni
Programma
ideazione e coreografiaCharlotte Zerbey, Alessandro Certini
danzaAnna Balducci, Massimiliano Barachini, Alessandro Certini, Franco Senica, Charlotte Zerbey
musica originaleMarco Parente, Massimo Fantoni
esecuzione dal vivoMassimo Fantoni, Andrea Franchi, Giovanni Dall'Orto, Marco Parente
testiStefania Zampiga
luciPaolo Rodighiero
allestimentoTiziana Draghi
costumiGabriella Ciacci
fonicaJeppe Catalano
organizzazioneMarco Cannicci
produzioneArmunia Festival di Castiglioncello, Progetto Regionale Toscanadanza, Ministero per i Beni e le Attività Culturali

L'isola di Calibano è stata percorsa dai nostri passi, innumerevoli volte. Alcuni sentieri troppo pericolosi sono stati prudentemente evitati, altri magari più nascosti, ma meno ardui, sono stati esplorati. Ogni tanto abbiamo avuto la fortuna di incontrare alcuni tra gli esseri che abitano l'isola. Prospero, il mago, forse con qualche inganno, ci ha comunque mostrato i segreti dell'origine dei gesti, Ariele, intelletto puro, libero spirito della conoscenza, ci ha svelato l'essenza di quella articolata catena di possibili relazioni. Incontrando Miranda, ci siamo intrattenuti nell'ammirazione della sua raffinata arte e Ferdinando, con il nostro incontro, ha superato quell'imprigionamento psicologico al quale la magia di Prospero lo aveva sottoposto.

Adesso, dopo tanto vagare, quest'isola estranea ci sembra più familiare ed anche Calibano, inizialmente ostile alla nostra esplorazione, pur non avendo ancora del tutto compreso i nostri intenti, si è fatto meno diffidente.

A. C.


La figura della tempesta porta con se' il senso di uno scuotimento, capovolgimento. I paesaggi attraversati da questo fenomeno cambiano le proprie caratteristiche, i ruoli vengono travolti e interrogati, alcuni temi di fondo vengono sollevati e rivedono la luce magari dopo lungo tempo, voci e linguaggi sino a poco prima distinti si trovano a fluttuare nello stesso gorgo di senso. Prendendo spunto da La tempesta di Shakespeare, abbiamo soprattutto voluto indagare il tema dell'arte in rapporto all'instabilita' del desiderio e della giustizia. Il testo che si e' venuto a formare non ha una sequenza lineare. Procede per ondate di fascinazioni verso l'opera originaria, di durata e intensità diverse. Infatti intende esplorare vari tipi di movimento, non solo il fluire sereno di segmenti cristallini, ma si immerge anche dentro alla liquidità delle sospensioni improvvise o del perturbare, si muove con la pausa di un vortice. In generale entra in dialogo con le trame complesse ed evanescenti della schiuma.

Stefania Zampiga


Autori di un percorso che da sempre privilegia il rapporto creativo fra le varie discipline artistiche, dosando con attenzione le alchimie delle loro collaborazioni, per Charlotte Zerbey e Alessandro Certini realizzare una coreografia significa, prima di tutto, creare un sistema di relazioni di trame e di corrispondenze. Nei loro spettacoli lo spazio scenico diviene il luogo dell'incontro tra energia e pensiero, un campo di forze in costante trasformazione dove la danza opera una trasmutazione: dal gesto al senso, dall'astrazione dell'estetica coreografica alla concretezza dei rapporti umani. In TEMPESTA DI SOGNI l'elemento musicale e coreografico si alimentano a vicenda verso procedure di sintesi sempre più originali e funzionali alla comunicazione coreografica.

Misurarsi con la musica, con progetti e spettacoli nei quali le composizioni e le esecuzioni-improvvisazioni hanno un ruolo decisivo, è per Company Blu una pratica consolidata, una cifra distintiva. I protagonisti in musica sono stati di solito artisti prestigiosi e intriganti dell'area del cosiddetto "nuovo jazz" : Antonello Salis, Tristan Honsinger, Michael Moore, Alex Maguire, Steve Noble tra gli altri. A differenza di questi artisti, il cui rapporto con la forma e l'esperienza della "canzone" è un elemento distante, al più un motivo di citazione e/o di stravolgimento, il musicista impegnato questa volta, Marco Parente, è da sempre protagonista di una ricerca profondamente (e originalmente) legata alla forma-canzone e ai suoi esiti più attuali e tendenziali. Inoltre, con Massimo Fantoni, è parte integrante dell'esperienza di produzione musicale più attiva e articolata, in Toscana, tra quelle che con le canzoni di tutto il mondo hanno relazioni davvero vitali e interessanti: il Consorzio Produttori Indipendenti.

Charlotte Zerbey e Alessandro Certini conducono la loro ricerca tecnica e artistica in Europa dal 1979 e fondano Company Blu Danza nel 1989. La Danza, la Musica, le Arti Visive Sin dalla sua formazione Company Blu Danza ha sempre ricercato un rapporto diretto con la musica dal vivo, quale fonte d'ispirazione per il gesto, le architetture plastiche estemporanee del corpo - mai cristallizzate in quadri precostituiti - inserendo sempre la struttura coreografica in una scenografia talvolta materialmente teatrale, talvolta virtuale e tecnologica, attenta alle contaminazioni delle arti visive. Questo scambio tra background culturali e poetici diversi rende davvero magnetica l'espressione e la comunicazione dal vivo tra danzatori, musicisti e artisti visivi. Attualmente collaborano con la compagnia i danzatori Alessandra Palma di Cesnola, Massimiliano Barachini, Franco Senica, Anna Balducci, Vincent Cacialano e Daniela Gallo; i musicisti Tristan Honsinger, Steve Noble, Michael Moore, Antonello Salis, Bolivar Miranda, Nicola Vernuccio, Marco Parente, Massimo Fantoni; la scenografa Tiziana Draghi; il video maker Roberto Mazzi; la scrittrice Stefania Zampiga. L'attività della Compagnia è sostenuta dal Comune di Sesto Fiorentino, dal Progetto Regionale TOSCANADANZA e dal Ministero per i Beni e Attività Culturali.


Materiale informativo a cura di Company Blu Danza.
...Ad eseguire il male che forse noi... Gli abbiamo commissionato