Donne e Motori
Brescia, 11 Novembre 2000

La domanda che ci ha assillato per molto tempo, prima del concerto, è stata: ma è più scemo uno che, ad una temperatura di 0 gradi va in moto senza casco e senza cappello, o 4 persone che partano da Firenze, direzione nebbia, per vedere un concerto, già visto 2 settimane prima?
La risposta ce l'ha fornita un'ora e mezzo di spettacolo in un locale stracolmo di fans e non, di volti noti e sconosciuti, di vecchi amici e piacevoli soprese.

Sarà un giudizio di parte, ma ne è valsa la pena fare 600 km in due giorni per vedere l'urlo dei due amici contro quella barbaria che è la pena di morte, rappresentato dai pezzi a commento delle parole di Mumia Abu Jamal e della poesia di Karl Guillen.
Ne è valsa la pena spendere più di quanto ho guadagnato con 10 ore di ripetizioni di matematica per sentire Karma Parente eseguita ad un pianoforte (vero!), per sentire Paolo Bevegnù proporre In dissolvenza e 3

inedite, splendide, canzoni che accrescono la nostra tristezza per lo scioglimento degli Scisma.

Ne è valsa la pena soprattutto per la splendida versione di Succhiatori, con il finale tanto simile alle psichedeliche code tipiche della dimensione live degli Scisma, per aver sentito i due amici intonare a due voci, accompagnati da una pianola giocattolo, Song for Allen.

Magari il motociclista insensibile al freddo ha un'idea opposta, però credo che lo scemo sia lui. Io rifarei i 600 km., anche domani.

Simone Civai

solo io... e la mia rivoluzione