Tora! Tora! 2002
Stadio Comunale di Pontassieve (Firenze), 22 Luglio 2002

Con Pontassieve, a pochi chiilometri da Firenze, il Tora! Tora! giunge alla terza tappa per il 2002.
Lasciando in fondo i commenti generali cercheremo di dare conto delle esibizioni dei diversi protagonisti (recensione completa), non trascurando però alcune note a margine che riguardano la cornice: un festival, anche se di una sola giornata come nelle prime date del Tora! Tora!, non può essere ridotto a una mera sequenza di esibizioni, ma vive e si alimenta anche di altro.
A colpire è innanzitutto la bella ambientazione: il terreno dello stadio comunale di Pontassieve è davvero ben tenuto, l’impianto è più ampio di quello che mi aspettavo, e il colpo d’occhio, con il grande palco che si staglia contro le verdi colline toscane, contribuisce a creare una sensazione piacevole e rilassata, la quale contagia pubblico e artisti. Il tempo di fare un giro a dare un’occhiata, i saluti con Roby che effettua le interviste nel retropalco, un rapido scambio di impressioni con qualcuno dei musicisti che suoneranno ed è già il momento di concentrarsi sui concerti.
A tal proposito, quel che colpisce per tutta la lunga kermesse è la precisione e la professionalità di direttore di palco, fonici, tecnici delle luci e dell’intero staff che lavora con successo in maniera molto svizzera affinché tutto funzioni alla perfezione.

Marco Parente
Intorno alle 19, all’artista di casa tocca il compito non facile di aprire la serata. Ho visto Marco Parente in molte e diverse occasioni, alcune delle quali veramente memorabili. Probabilmente per la brevità del suo set che prevede anche un brano di Caetano Veloso, o per il fatto che — pur essendo egli musicista di enorme valore — non basta la sola chitarra acustica a supportare la ricchezza dei suoi pezzi, non si è trattato della migliore esibizione del cantautore fiorentino. Quando, con l’arrivo di Cristina Donà che interpreta insieme a lui la struggente “Senza voltarsi”, sembra che il tutto sia finalmente pronto per decollare, è purtroppo già ora di smettere. Il pubblico, seppur ancora non numeroso, fa comunque sentire il suo affetto.

Al termine, alcune note conclusive generali (...) A organizzatori, tecnici e artisti va riconosciuto l’impegno affinché tutto funzionasse alla perfezione: l’impressione che si è colta, in maniera costante, è stata quella di una rilassatezza non floscia in cui tutti sono contenti di essere su quel palco e puntano a dare il meglio. Altro aspetto da sottolineare, anche se alcuni storceranno il naso, è che fa troppo bene al movimento musicale italiano che sullo stesso palco suonino gruppi di nicchia come i Sux! e proposte che godono di ben altra visibilità come, ad esempio, i Delta V.
Ma credo che due parole vadano spese per il pubblico: una posizione geografica non agevolissima (Pontassieve è località amena in una cornice naturale superba, ma raggiungerlo comporta qualche sforzo) e soprattutto una collocazione settimanale non certo ideale (un lunedì), impediscono a questa tappa del festival di raggiungere i grandi numeri (la gente c’era, ma la folla non era strabocchevole). Eppure, per tutta la durata dei concerti, si è potuta percepire un’attenzione, un’energia, un rispetto verso i musicisti e la loro opera che non sempre, purtroppo, è dato riscontrare nelle manifestazioni di musica dal vivo.
Chi è venuto lì, lo ha fatto innanzitutto per la musica: e chi era sul palco, probabilmente, se ne è accorto.
Ah... si continua a replicare: tappa in Sardegna il 6 settembre, prima della due giorni conclusiva a Nizza Monferrato (AT) il 20-21/09/02.

Live dal Live a Pontassieve, 22 Luglio 2002

Francesco Saliola

Ogni cosa scivola... Sopra Sopra... senza lasciare un segno