Ieri sera al Pinocchio Jazz Club si è svolto l'insolito concerto nato dall'incontro-collaborazione tra Marco Parente e DJ Molli, assente purtroppo Gabrielli, afflitto dall'ormai consueto male di stagione.
A chi si chiedesse cosa potesse accomunare un musicista intimista come Marco Parente e la verve elettronica della DJ Molli la risposta è stata fornita dallo spettacolo messo in scena.
Tutto è partito con alcuni accordi, piccole note lasciate libere dalle corde della chitarra di Marco e poi, come un grido soffocato, "Perché il pianto.." e il testo di questo brano inedito è stato incorniciato da voci e suoni da DJ Molli, che , come i bagliori colorati del suo diadema, è apparsa tra le note della chitarra di Marco.
Tutto è continuato attraverso un'allitterazioni di frasi dall'espressione psichedelica, "Quando la neve cade e una iena sorride…. Quando la neve sorride e una iena cade...", un complicato intreccio di effetti e suoni mentre Marco dice "sento che sto misurando il mare..". Ed è grande nel farci percepire questa fatica del misurare, del comunicare, il peso dell'esprimere, la pausa...
La cadenza del suono di fondo rende reale il senso della ricerca in "Anima Gemella" e si percorrono davvero tutti quei passi lungo il campo coperto di fiori da sradicare, per poi scoprirci a chiedere "dove sei umanità, che non ti vedo!", in un anelito sussurrato, l'ultimo grido di chi è rassegnato, ma siamo già pronti a ripartire "con la testa nelle scarpe" ed ansimiamo, pensando che "seduti tra la gente, aspettiamo di essere trafitti.." e nello stupore ci riconosciamo.
I brani noti svegliano in noi le partiture memorizzate, mentre gli inediti ci pungono, ci trafiggono, in un continuum che è attesa.
In simbiosi Marco e DJ Molli si muovono, agiscono, comunicano, quasi senza guardarsi, senza parlarsi, portandoci alla deriva, come il diamante che si stacca dalla terra al cielo, mentre DJ molli sorride. Ma noi ci sentiamo persi.
Così la distruzione della logica espressiva diviene comunicazione nuova, che aggredisce il pubblico lasciandolo senza fiato. La chiamano elettronica, questo insieme di suoni ed effetti, e taglia, taglia l'emozione che genera, mentre placida e sorniona DJ Molli si muove tra cd e vinile. Ed è elettrico Marco sulla sedia coi piedi, mentre tamburella sulla chitarra, le dita, il ritmo che svanisce, tanto da coinvolgere anche il pubblico che lo accompagna, si muove con lui, quasi un unico corpo.
E Marco suona, suona tutto, compreso il walkman che in mano sua diventa sax, voce, stridore, lamento, tromba.
E poi il silenzio, che diviene tema protagonista dell'ultimo connubio della saerata, nascendo dall'intreccio di accordi e note al pianoforte e della distorsione di un vinile, l'ennesima voce fatta nascere dalla maestria di DJ Molli...
di Barbara Burgaretta
Live dal Live al Pinocchio Jazz Club, 26 Febbraio 2005
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