Acusticamente Festival - La Casa 139
Milano, 1 Aprile 2005

Quando lo scioglimento degli Scisma era nell’aria e nulla era stato ancora ufficializzato, mentre Armstrong richiedeva ancora una spinta live che -chi può dirlo- avrebbe evitato di far funzionare gli Scisma più nell'assenza successiva, Paolo Benvegnù iniziava a stringere i rapporti con dei musicisti fiorentini. Correva l’anno 2000 e ad allora risalgono le prime collaborazioni dal vivo con Marco Parente.

Le cose da quelle occasioni sono cambiate. Parente è alla Mescal, Benvegnù fedele a Santeria/Stoutmusic, ma entrambi continuano a spartirsi a conti fatti mezza band e stasera, a distanza di cinque anni, anche il palco del La Casa 139.

Lo scenario è come al solito splendido: un palco sobriamente illuminato sul quale è proprio Parente ad aprire le danze con quattro inediti dividendosi tra pianoforte e chitarra. Eterei, decadenti, vocalmente rivolti verso impeccabili falsetti (da marcare l’assenza di Enrico Gabrielli dei Mariposa), spiccano anche le chicche che chi segue il cantautore da tempo avrà avuto senza dubbio l’onore di ascoltare: Michelangelo Antonioni di Caetano Veloso e una nuova versione di Paradiso Inferno Piano Terra (da un progetto artistico curato con Marco Tagliola e Mamo Bozzoli risalente ai primi mesi del 2002).

Lamiarivoluzione, eseguita in duo con Paolo Benvegnù, segna lo spartiacque tra le due esibizioni e affida il palco ad un Benvegnù un po’ fuori forma, che risulta ciononostante appassionato, divertente ed emozionante come sempre.

A fine serata, dopo un’ora e passa di musica dal vivo, quasi due ore di gag, duetti e qualche nota fuori posto, l'impressione che si ha resta sempre la stessa: Benvegnù e Parente sono un duo che possiamo soltanto sperare di rivedere dal vivo.

di Luigi Lonoce
Live dal Live alla Casa 139, 01 Aprile 2005

dove sei anima gemella.. che ti strappo dalle radici..