Nel 2000 lo abbiamo visto prima con Paolo Benvegnù in uno spettacolo contro la pena di morte (Palazzo Medici Riccardi, Firenze)
e poi in memorabile duo jazz con Stefano Bollani (Grassina, Firenze e Bolzano)
(prima ancora con Cristina Donà - Gabicce Mare),
nel 2001 ha preso parte al progetto artistico/teatrale di Paradiso-Inferno-PianoTerra,
nel 2002-2003 impegnato nel tour rock'n roll di Trasparente:
oggi è letteralmente fuso ad una Big Band jazz.
Marco Parente è artista a tutto tondo irripetibile, ogni sua esperienza live è sempre cosa a
sé rispetto alla precedente.
L’attuale Jungla è un progetto live messo su cd a gennaio
scorso e raccoglie il meglio di
tre concerti girati nell’estate del 2003 dalla band di Marco Parente e la Millennium Bugs'
Orchestra (diretta da Mirko Guerrini), una collaborazione che era già presente in due brani
di Trasparente (uscito per la Mescal due anni fa).
Il concerto inizia tardissimo (ore 01:30, causa guasto tecnico) e diversamente dalle date
precedenti, la scaletta rivela da subito dei rigidi cambiamenti, tanto da coincidere con la
stessa set-list del disco.
L’apertura è affidata a Inseguimento geniale, il brano inedito dal testo visionario
che più si affianca alle sperimentazioni di W il mondo (radiourlo) e Come un Coltello, tra
le tracce più eteree di Trasparente. Non mancano i vecchi temi di Testa, Dì Cuore (Karma
Parente e Il Fascino del Perdente), brani che acquistano un arrangiamento più prestante a
contatto della Big Band. Immancabile a conclusione Adam Ha Salvato Molly (già nata con
l’orchestra di Guerrini) e Lamiarivoluzione, quel pezzo, senza dubbio il più diretto,
diventato il vero e proprio "classico" del cantautore fiorentino, acclamato con tanto piacere
dal pubblico di ogni concerto.
Dovendo fare un bilancio, senza dubbio Parente è parso più rilassato rispetto alle altre volte,
più amante del gioco e dello scherzo "colorando" uno show che, data la sua particolare natura,
avrebbe tenuto più a bada gli appassionati. Questa nuova interazione, con la band, ma
soprattutto con il pubblico, ha fatto che perfezionare l’intera esibizione, nonostante,
bisogna dirlo, l’ora tarda (03.00).
di Luigi Lonoce
Live dal Live alla Cascina Monluè, 19 Giugno 2004
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