Neve Ridens, un giorno
la Repubblica, 28 settembre 2005

Oggi cinque mini set fra librerie e gallerie di Firenze col nuovo CD

Dopo aver dato musica alla sua testa e al suo cuore, Marco Parente dà un suono alla sua città.

Ha cominciato ieri, con lo show case di presentazione del nuovo album, Neve ridens, nel cortile dei Mulli di Palazzo Medici Riccardi, con strascico polemico: il consigliere provinciale di Forza Italia Grazzini ha infatti firmato un'interrogazione all'assessore alla cultura Maria Cassi.

Oggi con buona pace del centrodestra, le incursioni saranno ben cinque: in diretta su Contro Radio alle 15 con un set acustico, alle 16 nel sotto passaggio della Stazione insieme al chitarrista Asso Stefana, alle 17.30 alla Libreria Feltrinelli di via Cerretani dove non solo canterà accompagnandosi con i suoni distorti prodotti da un walkman, ma "suonerà" anche le pagine dei libri, alle 19 alla Fyr Art Gallery (borgo Albizi) dove accompagnerà le immagini tratte dalle opere del padre, Tullio Parente (autore della copertina), rielaborate in tempo reale dal video maker Giovanni Antignano. E, alle 20.30, nella vetrina del San Jacopo Show, negozio di manichini in borgo San Jacopo 66r, con un'installazione di Leonardo Baglioni e la presentazione del clip Colpo di Specchio realizzato da Letizia Ronzini.

I miniconcerti finiranno in un DVD, con il possibile contributo di Provincia e Comune. "Mi piace piegare la mia musica ai luoghi non deputati" dice Parente. Ma c'è anche un'altra ragione che l'ha spinto a suonare, oggi, a macchia d'olio, sulla strada, tra la gente: "Nei miei CD precedenti avevo guardato il mondo e gli umani da fuori, non risparmiandomi in giudizi. Adesso invece affogo tra le persone".

E in questo senso di comunità, Parente trova un'urgenza espressiva più che mai forte, che fa di Neve ridens un album denso e allo stesso tempo rigoroso: "Sarebbe stato semplice dare una forma ridondante all'abbondanza di dai e ispirazioni che si accumulano nel disco: io e gli altri musicisti, invece, abbiamo preferito prosciugare il più possibile, ritrovando un'attitudine rock per la tensione che lega un pezzo all'altro". Nude ed essenziali le canzoni, senza sovra incisioni ne' ammennicoli elettronici.

Nudo l'album intero. A cominciare dalla durata, 34 minuti, oggi un record di concisione. Anche se il materiale raccolto in studio era moltissimo, "e tutto degno di finire nel cd, anche per il modo di procedere nuovo, almeno pe me: stavolta, infatti, ho lasciato che i musicisti lavorassero da soli agli arrangiamenti. Il risultato èun disco che suona come quello di una band".

Da quelle session nascerà un altro CD. Uscirà a Febbraio, s'intitolerà anche quello Neve ridens con un espediente grafico ad indicare continuità e diversità tra le due opere: nella copertina dell'album fresco di stampa è cancellata la parola "ridens", nel prossimo la stessa sorte toccherà alla parola "neve": "Fare un doppio sarebbe stato presuntuoso da parte mia, e pesante per l'ascoltatore".

Il 17 novembre il live alla flog.

di Fulvio Paloscia
Neve ridens
Neve ridens, un giorno

Recensioni concerti

Ti immagino ...assorto nella tua steppa di cemento Di simile stordimento