Oggi cinque mini set fra librerie e gallerie di Firenze col nuovo CD
Dopo aver dato musica alla sua testa e al suo cuore, Marco Parente dà un suono alla sua città.
Ha cominciato ieri, con lo show case di presentazione del nuovo album,
Neve ridens, nel cortile
dei Mulli di Palazzo Medici Riccardi, con strascico polemico:
il consigliere provinciale di Forza Italia Grazzini ha infatti firmato un'interrogazione
all'assessore
alla cultura Maria Cassi.
Oggi
con buona pace del centrodestra, le
incursioni saranno ben cinque: in diretta su Contro Radio alle
15 con un set acustico, alle 16 nel sotto passaggio della
Stazione insieme al chitarrista Asso Stefana, alle 17.30 alla Libreria
Feltrinelli di via Cerretani dove non solo canterà accompagnandosi con i suoni distorti
prodotti da un walkman, ma "suonerà" anche le pagine dei libri, alle 19
alla Fyr Art Gallery (borgo Albizi) dove accompagnerà le immagini tratte dalle opere
del padre, Tullio Parente (autore della copertina), rielaborate in tempo
reale dal video maker Giovanni Antignano. E, alle 20.30, nella vetrina
del San Jacopo Show, negozio di manichini in borgo San Jacopo 66r, con un'installazione
di Leonardo Baglioni e la presentazione del clip Colpo di Specchio
realizzato da Letizia Ronzini.
I miniconcerti finiranno in un DVD, con
il possibile contributo di Provincia e Comune. "Mi piace piegare la mia musica ai luoghi non
deputati" dice Parente. Ma c'è anche un'altra ragione che l'ha spinto
a suonare, oggi, a macchia d'olio, sulla strada, tra la gente: "Nei
miei CD precedenti avevo guardato il mondo e gli umani da fuori,
non risparmiandomi in giudizi. Adesso invece affogo tra le persone".
E in
questo senso di comunità, Parente trova un'urgenza espressiva più che
mai forte, che fa di Neve ridens un album denso e allo
stesso tempo rigoroso: "Sarebbe stato semplice dare una forma ridondante
all'abbondanza di dai e ispirazioni che si accumulano nel disco:
io e gli altri musicisti, invece, abbiamo preferito prosciugare il più possibile,
ritrovando un'attitudine rock per la tensione che lega un pezzo all'altro".
Nude ed essenziali le canzoni, senza sovra incisioni ne' ammennicoli elettronici.
Nudo l'album intero. A cominciare dalla durata, 34 minuti, oggi un
record di concisione. Anche se il materiale raccolto in studio era
moltissimo, "e tutto degno di finire nel cd, anche per il
modo di procedere nuovo, almeno pe me: stavolta, infatti, ho lasciato che i
musicisti lavorassero da soli agli arrangiamenti. Il
risultato èun disco che suona come quello di una band".
Da quelle session nascerà un altro CD. Uscirà a Febbraio,
s'intitolerà anche quello Neve ridens con un espediente
grafico ad indicare continuità e diversità tra le due opere: nella
copertina dell'album fresco di stampa è cancellata la parola "ridens", nel prossimo la stessa
sorte toccherà alla parola "neve": "Fare un doppio sarebbe stato
presuntuoso da parte mia, e pesante per l'ascoltatore".
Il 17 novembre il live alla flog.
di Fulvio Paloscia
Neve ridens
Neve ridens, un giorno
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