Tutta mia la città
E' quel che si dice un cantautore impegnato Marco Parente. Che cerca di rinnovare
la così detta forma canzone. Territorio di ricerca in continua ebollizione tra poesia, performance,
video, arte e così di seguito.
Napoletano classe 1969, Marco Parente dai primi anni 90 vive
e lavora a Firenze. Che oggi diventa il palcoscenico di una incursione, una originale
"via musicae" in cinque tappe, come una sorta di mini tour concentrato in poche ore, dal pomeriggio
alla sera.
L'occasione è anche il nuovo lavoro di Marco, Neve ridens,
un album doppio, meglio in due parti, diverse e distinte, la prima appena uscita, la
seconda prevista in Febbraio (Mescal) che vede coinvolti Asso Stefana (chitarre), Enzo
Cimino (batteria), Enrico Gabrielli (fiati, piano) e Gionni Dall'Orto (bassi).
Il tour metropolitano si apre alle 15 negli studi di Controradio prosegue nel sottopassaggio della
stazione, si trasferisce alla Feltrinelli di via Cerretani, fa una sosta alla Fyr Art Galleries
di Borgo Albizi, e si esaurisce in Borgo San Jacopo 66/r dove Marco "suona i manichini"
di una installazione elaborata insieme a Leonardo Baglioni.
Neve ridens
Neve ridens, un giorno
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