Firenze, il palco di Marco Parente
Il cantante ha presentato ieri il suo ultimo lavoro
Oggi si esibirà in giro per la città: dal sottopasso della Stazione alla Feltrinelli
"Guardo la neve cadere e una iena sorridere; guardo la neve sorridere e una iena cadere":
così ieri, nella inattesa cornice del Cortile dei Muli in Palazzo
Medici Riccardi, ha cantato il musicista Marco Parente, presentando il suo
nuovo cd Neve Ridens.
Otto brani che faranno il giro d'Italia - la tappa fiorentina il
17 novembre,
all'Auditorium Flog - annunciati con orgoglio dalgi Assessori Maria Cassi
e Simone Siliani, al cospetto di un pubblico anche turistico che forse
non sel'aspettava una Firenze così capace di far vibrare
poeticamente i luoghi, ridisegnare spazi quasi intoccabili.
E questo succederà oggi a partire
dalle 15, quando Controradio lancerà l'labum e Parente si esibirà in
Wake up; alle 16 il sottopassaggio
della Stazione diverrà palco per una performance di dieci
minuti tra Marco Parente e Asso Stefana.
Poi alle 17.30 il musicista suonerà alla Feltrinelli un mix di musica e
narrazione, il Rumore dei libri;
si proseguirà alle 19 nella Galleria Fyr Art di Borgo Albizi
23, dove Parente, insieme a Cinzia Bertocci e Claudio Tosi, "suonerà" le
immagini video tratte dalle opere del padre Tullio Parente, esposte
nella galleria ed interagirà con la fine rielaborazione video di Giovanni Antignano.
La conclusione di questo originale "tour" musico-fiorentino sarà Borgo San Jacopo: al 66r,
infatti, il musicista, in compagnia di tutta la sua band,
suonerà i manichini esposti in un'installazione di Leonardo Baglioni e dello stesso
Parente. In anteprima verrà proiettato il video Colpo di specchio di Letizia Ronzini.
"Suonare i libri, sentirne il rumore - commenta Marco Parente -
questa interazione dà modo alla canzone di piegarsi all'identità dei luoghi
e di non vivere da sola". Il cuore di questa iniziativa non
sta, evidentemente, nella presentazione di un album: quest'ultimo infatti
diviene lo sfondo ideale per plasmarsi a tutto quello
che ci circonda; in questo caso, una Firenze docilmente aperta alle contaminazioni.
di Giada Primavera
Neve ridens
Neve ridens, un giorno
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