Parente tra acustica ed elettronica
13 Marzo 2003
da Vivimilano.it

Il 27 marzo alla Casa 139 il cantautore fiorentino presenta i brani del suo ultimo lavoro, «Trasparente», definito l'album della maturità

«Non sono un poeta, semmai mi considero un musicista attratto dalla poetica dei piccoli gesti». Nell'essenzialità delle cose semplici c'è l'essenza della musica di Marco Parente, artista nato a Napoli nel 1969, trapiantato a Firenze e di scena a La Casa 139 giovedì 27 marzo. Il cantautore nato all'ombra del Vesuvio si appresta a tornare a Milano dopo averci trascorso un mese intero la scorsa estate: «Milano è una città che mi piace, non è fra le mie preferite, ma la gradisco anche perché è un luogo capace di valorizzare le potenzialità umane. Il mio ultimo album, "Trasparente", l'ho registrato proprio nel capoluogo lombardo la passata estate, dunque della città conservo degli ottimi ricordi tanto a livello professionale quanto sotto il profilo umano».

A La Casa Parente proporrà brani dell'ultimo album, già da molti critici ribattezzato come il disco della maturità, della consacrazione dopo due ottime produzioni artistiche: «Mi fa molta paura questa definizione, anche perché non capisco cosa ci possa essere dopo la "maturità": forse la "senilità"? Battute a parte, "Trasparente" è un album che contiene le canzoni più belle che io abbia mai scritto, è un disco in cui la voce è in primissimo piano. Non so quanto possa essere più o meno maturo rispetto al mio precedente lavoro, senza dubbio è un album in cui ho tentato di capire meglio me stesso in relazione alle cose e alle persone vicine al mio mondo».

Del talento di Marco Parente (primissimo batterista dei CSI di Giovanni Lindo Ferretti) si è resa conto pure Patty Pravo, che lo scorso anno ha preso in prestito «Farfalla Pensante» - canzone dell'ultimo album del cantautore fiorentino - e l'ha inserita nel suo recente lavoro di studio: «Ci tengo a precisare che non ho scritto quella canzone per la Pravo, ma è stata lei a sceglierla dopo aver ascoltato un mio provino. Di sicuro sono contento che la mia musica sia arrivata anche a un pubblico diverso da quello che abitualmente frequenta i miei concerti».

A Milano, Parente, porterà uno spettacolo intenso, a metà strada fra l'acustico e l'elettrico: «Sarà un live molto… vivo. Pescherò da tutti i miei album, e proporrò tre canzoni - Il fascino del perdente, Karma Parente e Testa, dì cuore - con degli arrangiamenti secondo me migliori rispetto alle versioni su disco. Lo spettacolo al momento non ha una dimensione precisa: può durare settantacinque minuti o spingersi quasi alle due ore, dipende dalle serate. Di certo è uno show che mescola le due anime principali della mia musica: quella acustica e quella elettrica».

Sentimenti, guerre interiori, emozioni, la sottile differenza che passa tra il cogliere e lo strappare un fiore. Queste sono soltanto alcune delle tematiche principali dell'arte di Marco Parente. I testi del cantautore nato a Napoli sono in definitiva poesie prestate alla musica, ed esprimono una visuale in chiaroscuro del mondo: «Ciò che mi accade attorno lo metto costantemente in discussione. Che idea ho io della vita e dell'esistenza? Credo che sostanzialmente si viva in un gran bar, dove a volte ci si diverte e a volte, invece, ci si scontra con la gente per motivi futili. A volte c'è talmente tanta confusione in questo bar che urli, continui ad urlare e nessuno ti sente, anzi: talvolta non riesci neppure tu stesso a sentire la tua voce».

GIOVEDI' 27 MARZO 2003
CASA 139
MARCO PARENTE
Inizio concerto ore 22
Ingresso: 8 euro con tessera Arci
Luogo: La Casa 139 - via Ripamonti 139 - Milano
Tel. 02.55.23.02.08
Sito: http://www.lacasa139.com/home.html

Live dal Live alla Casa 139, 27 Marzo 2003

di Francesco Casuscelli

Con gli occhi che invocano... Le parole si annodano