Quiete & Rivoluzione
Una rivoluzione, quella della sensibilità portata all'estremo, in qualche modo
tesa e gentile come sa essere la voce di Marco Parente, senza nello stesso tempo avere nessun
tipo di riguardo per le convenzioni in pop della nostra musica leggera.
Nel nuovo disco di Marco, dopo una stasi (voluta o obbligata che fosse)
discografica di un paio d'anni, la mano produttiva di Manuel Agnelli pare
giocare sui contrasti, su una piattaforma elettroacustica (dove troviamo le
chitarre di Paolo Benvegnù) che in brani come Scolpisciguerra
ha una carica
espressiva notevole, un saliscendi che rende i nuovi pezzi movimentati e
decisamente attrattivi. La delicatezza di un folk sui generis non è mai disgiunta da
qualche deviazione: testuale, lirica, timbrica, strumentale. Si spezza improvvisamente nel
"pastiche" avanguardista - beat di Fuck (he)art & let's dance
per prendere vie più
ipnotiche e futuribili in Anima Gemella,
si destruttura in Adam ha salvato Molly e
torna in qualche modo se stessa in Davvero trasparente.
Un viaggio che è fatto di raffinatezza (le ascendenze jazz sono ovunque, forse
ricordo di collaborazioni passate) e di semplicità, che si consuma in maniera
dialettica, aperta, mai definitiva. L'impasto delle sonorità, anche in brano quali
Farfalla pensante,
è sempre discretamente movimentato e personale: non si riduce
al puro accordo d'abbellimento per la straordinaria voce del Nostro, ma scava
nelle emozioni, risultando un prolungamento artistico artistico ed emotivo efficace delle intenzioni dell'autore.
La forza di Trasparente sta nel suo sussurro (vedi la dissoluzione raggelante
e poetica di Come un coltello)
che penetra nel cuore di chi ascolta, nell'urlo momentaneo gettato a titolo
personale (W il mondo (radiourlo)),
che coinvolge e crea adesione, in altre parole in un lirismo scabro, incisivo,
che non facile qui definire con le solite parole del recensore, davvero fruste alla bisogna.
Diciamo allora che Marco Parente prosegue nel mostrarci un universo lirico
estremamente personale e toccante, capace di bruciare e di accarezzare con
grandissima forza empatica. Qualità che si trovano solo col contagocce, ora e
dalle nostre parti, in qualsiasi ambito artistico. Con Trasparente è stato
scritto un capitolo decisamente nuovo per la canzone d'autore italiana del
futuro: l'unico modo attraverso cui un termine del genere può sfuggire al
manierismo meno confortante
John Vignola
|