Il segreto della felicità è nella lentezza, diceva Omar Sharif nello splendido
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano. Ascoltando questo disco, lento e umido,
denso e sperimentale, s’impara la profonda verità di quella frase.
Primo tempo di un progetto visionario diviso in due cd (questo, con la
parola ridens cancellata, uscito a Settembre 2005, e un altro, con la
parola neve cancellata, previsto per Febbraio 2006), è un pop-rock contaminato da banjo,
honky tonk, vibrafoni, fiati, glockemspiel ed altre magiche diavolerie partorite da
Parente e dai suoi quattro validi musicisti.
Otto canzoni per trentacinque minuti scarsi d’originale alternative-rock, che ha
i suoi punti più alti in Amore o governo,
con quel suo messaggio ecologista in sottofondo, Il posto delle fragole,
qualcosa di più di una colta citazione cinematografica (è uno dei miei film preferiti
quello, e l’ascolto del pezzo mi fa venire voglia di rivederlo),
Lampi sul petto, dolente voce
dolente e chitarra con minimali inserti di piano.
Un disco di certo non facile, da ascoltare più volte. Un disco
in grado di portare la poesia della neve nella vostra stanza, se solo
la riuscirete a vedere. Io, posso dire di averla vista.
Diego Alligatore
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