Marco Parente è una vecchia conoscenza dell'ambiente indipendente nostrano;
l'artista napoletano, dopo aver partecipato alla realizzazione di
Ko de mondo e Linea Gotica dei
C.S.I., ha intrapreso dal 1996 una lunga carriera solistica che lo
ha portato dal Consorzio Produttori Indipendenti alla label nicese Mescal.
L'uscita del singolo Il posto delle fragole,
contenente le bonus track Reperto Ritrovato e Altopiano Parlante,
aveva anticipato l'uscita del primo di due
album facenti capo al progetto Neve Ridens, di cui è appena
stato pubblicato il primo capitolo.
Questo disco esalta le indiscusse doti di Parente in
qualità di compositore e arrangiatore, e degli strumentisti che
lo accompagnano: Asso Stefana (chitarre), Enzo Cimino (batteria), Enrico Gabrielli (fiati,
piano) e Gionni Dall'Orto (bassi).
Le parole scelte dal cantautore per
presentare l'album indicano l'atmosfera cupa e malinconica che
attraversa l'opera: "Siamo droga che cammina ma non
ce lo diciamo; ogni tentativo di controllo dei nostri nervi o
desideri porta all'astensione, all'astrazione. Il che può illuminare ma di
certo non fa vivere".
Tuttavia Parente non scende mai nel patetico, e si riesce perfino
a intravedere un po' di luce in tanta oscurità grazie al singolo
Il posto delle fragole.
di Riccardo G. (riccardo.ghia@hotmail.it)
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