Le ultime parole
da "Il Tritacarne" - di Karl L. Guillen
Leggetela ad alta voce, cosė forse riuscirete a sentire me. Ho una voce normalissima, [...], forse, ma per il resto assolutamente normale.

Ascoltatela. Ora.
Con queste mie parole io vi saluterò.
Non cedete alla rabbia se presto morirò:
sono morti in tanti, gasati, avvelenati,
come animali in fila, uccisi e macellati.
Stavolta tocca a un uomo e non a un animale
ma non odiate, anzi: piangete, se fa male.

Un anno dopo l'altro han provato a piegarmi,
rinchiudendomi al buio, usando gas e armi,
lasciandomi da solo, spezzandomi le dita,
picchiandomi, umiliandomi, strappandomi la vita.
Se non sono impazzito tra sbarre ferri e mura
È perché la memoria combatte la paura.

Ho superato indenne, o quasi, quest'inferno
solo grazie all'amore di chi, dal mondo esterno,
mi ha ricordato sempre, con fiducia e coraggio,
che non ero da solo a fare questo viaggio.
Perfino adesso, io vi sento qui vicino,
ma vi devo lasciare, vedete? M'incammino

verso luci abbaglianti, verso ignoti misteri.
Ricordatemi vivo, ricordatemi ieri.
Oggi mi tocca andare, da solo, sempre avanti:
ma vi porto nel cuore, lo giuro, tutti quanti.
Non vi consolo, no, dico la verità.
Sentitela nel vento, che non si ferma e va.

Ma il mio sé più segreto continuerà la lotta
anche ora che questa terrena gabbia è rotta.
Continuerò a lottare senza voce né mani,
per i giorni infiniti, per oggi e per domani,
In questa vita bella, amara, dolce, incerta
sarò quello che fui: una ferita aperta.

[...]

E guardate oltre le stelle, oltre il cielo, più in là,
e vedrete una luce [...].

Sarò io che dall'altro scriverò mille storie,
sceneggiature, dialoghi, poesie, versi, memorie.
Direte: "Cos'è stato quel suono, quel fruscio?"
Non abbiate paura, guardate, sono io
che posso finalmente fare quello che voglio
seduto in mezzo al cielo, con una penna e un foglio.
Poesia letta da Marco Parente e Paolo Benegnų durante il concerto del 28 Ottobre a Firenze contro la pena di morte.

Karl L. Guillen ha 32 anni ed e' detenuto nel carcere di massima sicurezza di Florence/Arizona da oltre 12 anni.
Grazie all'azione del Comitato per la sua difesa recentemente ha evitato una condanna a morte per un delitto del quale e' completamente innocente, per il quale ha avuto una condanna a 20 anni
In prigione, convinto che sarebbe stato condannato a morte e gia' nel braccio di massima sicurezza, ha scritto un libro: IL TRITACARNE edito a cura del comitato per la sua difesa dalla casa editrice Multimage, nel quale racconta della propria vicenda giudiziaria e delle insostenibili condizioni di vita nel carcere statunitense.

Ulteriori informazioni sui siti:
www.pegacity.it/cultura/sistampi/karl
http://members;xomm.it/comitatoxKLG
E dove č la notte In cui sogno di credere ...Che una sola rosa dura Mi possa bastare