Neve ridens
Album, Mescal (2005), MES 520479 2
Ondalternativa (www.ondalternativa.it)


Premessa: volete ascoltare questo disco? Ci sono delle semplici regole da seguire: mente rilassata, silenzio, dall’imbrunire a seguire e delle cuffie, forse solo così si può cercare di comprendere cosa questo ragazzo napoletano è riuscito a creare. Dovremmo ringraziare la Mescal per averci dato l’opportunità di poter apprezzare questo cantautore, sperando, per lui, di riuscire a trovare (finalmente) il meritato successo.

Neve Ridens è solo la prima parte del disco, infatti, Marco per metà febbraio ha deciso di deliziare nuovamente le nostre orecchie ed i nostri palati con una nuova uscita. Questo, forse, è l’unico modo per tenere imbrigliata, secondo le regole del mercato, la vena creativa sempre più esorbitante del giovane cantautore.

Trentacinque minuti di qualità che restano dentro e lacerano le corde più profonde dell’io, portano ad un completo trasporto ed, infine, la caduta in una trance onirica e catartica.

Come buona tradizione "parentiana", nuovo disco equivale a dire, anche, novità musicali. In questo caso ad aiutare ci sono due "Mariposa": Enrico Gabrielli ed Enzo Cimino, ma anche Gionni Dell’Orto. La sinergia tra i collaboratori è stata ottima tanto da poter dare ampio spazio alla creatività di Marco che è riuscito a tessere delle trame vellutate, delicate e soffici.

Si passa dalla ballata lenta e rilassata (Un tempio), all’ecletticità ed elettricità (Il posto delle fragole), al continuo trasognare (Wake Up), la finale Trilogia del sorriso animale: III sorriso lascia quella sensazione di non essere ancora sazi. Attendiamo febbraio.

Di dischi così in giro non ce ne sono.

Rocco D'Ammaro

Musica per ascensori... su e giù ...Senza incontrarsi mai