Comunicato Stampa
Premio Grinzane Cavour

Sabato 5 Ottobre ore 11.30
Teatro Politeama Civico
Via Palazzo di Città, 15 - Saluzzo

I percorsi della musica
Evoluzione dei linguaggi tra tradizione e innovazione

Intervengono:
Alberto Campo (la Repubblica e Rumore), Massimo Cotto (Direttore artistico Radio Uno Rai), Gabriele Ferraris (TorinoSette), Giuliano Soria (Presidente Grinzane Festival), Salvatore Tropea (la Repubblica), Marco Tutino (Direttore artistoco Teatro Regio), Marinella Venegoni (La Stampa).

A differenza di ciò che accade in ambito classico, il mondo del rock e l'universo della musica popolare sopravvivono e si sviluppano collocando la tradizione in un nuovo contesto, senza preoccuparsi di difenderla ma con il compito preciso di continuare a reinventarla. E' proprio attraverso l'evoluzione del linguaggio, del contatto tra passato e modernità, che il rock e la musica popolare navigano verso il futuro.
Ma quanto alto è il rischio che, in questa ansia di rinnovamenteo, in nome di ciò che sarà, alla fine si tradisca il rispetto per ciò che è stato?

Durante la mattina viene consegnato il
Premio Grinzane Musica
a Eugenio Bennato, Subsonica, Manuel Agnelli, Cristina Donà, Marco Parente

Motivazioni

Eugenio Bennato: Per aver attraversato, con il soffio della musica etnica e il respiro del rock, l'idea di una musica totale che contempli passato e presente, tradizione e modernità, e per aver portato, con N.C.C.P. e Musicanova, il folklore musicale lontano dalle pastoie della filologia.

Subsonica: Per aver ridisegnato le frontiere della musica italiana e creato un paese sonoro dove convivono elettrico ed elettronico, poesia e denuncia, sussurro e dannazione, senza compromessi e concessioni alle facili commercialità e per aver creato precedenti, laddove non esistevano.

Marco Parente: Per aver creduto nella ricerca sonora e testuale, muovendosi tra rock e poesia, intuito e ragione, raccontando storie di passione e disagio, oltre quella linea d'ombra che separa la malinconia dal dolore.

Cristina Donà: Per la sua abilità di giocare con le parole, anche lontano alla musica, per essere la miglior custodia di quel rifugio precario in balia del rumore che è la poesia "che sta nell'arte come nido sui rami d'inverno"; figura atipica di cantautrice che "resta tra gli alberi/verso l'inverno/lontana dagli occhi/con una rosa al polso".

Manuel Agnelli: Per la sua instancabile determinazione - come produttore, musicista e catalizzatore di energie - nel portare alla luce e mettere a fuoco l'essenza della musica, coniugando crudezza e poesia metropolitana in una mirabile sintesi di quarant'anni di rock.


Live dal Live a Saluzzo

trasparente il ghiaccio riempie.. ciò che imparo sulla mia pelle davvero