Donne e Motori
Brescia, 11 Novembre 2000

L'antefatto: Poco più di due mesi fa ricevetti una notizia che aveva dell'incredibile: Marco Parente sarebbe tornato a suonare al Caffescuro, luogo di ricordi forti e indelebili legati allo splendido concerto del 16 Maggio 2000 con Cristina Donà, Stefano Bollani e Christian Calcagnile. La trasferta da Firenze, scontata a Maggio, diventava questa volta necessaria, specie dopo aver saputo che insieme a Marco avrebbe suonato Paolo Benvegnù: in poche parole i due artisti che più adoro; ma stupore ancora più grande dopo aver saputo qualche tempo dopo che il concerto sarebbe stato riproposto non solo a Firenze, ma, soprattutto a Brescia. Perché tanto stupore…?

Premessa nostalgica: Esisteva un lago, esisteva (dolorosissimo ma necessario: devo parlare usando il passato...) un gruppo, ma non un gruppo qualsiasi, ma un gruppo con tanto di neretto e di maiuscola: SCISMA. "Persone" (nel vero senso della parola) umanamente incredibili: dolci, disponibili, cordiali , "semplici" (nel migliori significato dell'aggettivo), e artisti di un talento disarmante. Dietro a questo nome così, sigh, profetico nel suo significato, è racchiusa una delle più belle e felici realtà del mondo musicale italiano, da molti dato per "inerme", "amebico", ma effervescente e frizzante negli ultimi anni grazie a gruppi e artisti come loro. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerli può confermare, è tutto vero, non c'è trucco e non c'è inganno.

Si capisce come forte sia stato il mio dispiacere e la mia tristezza dopo aver appreso la notizia del loro scioglimento... Ecco quindi svelato l'arcano: Brescia + Lago di Garda nelle vicinanze = Scisma presenti al concerto del loro cantante. Inutile dire che dovendo scegliere tra il pur suggestivo Caffescuro di Gabicce e l'ignoto "Donne e Motori" di Brescia abbia senza esitazione optato per quest'ultimo.

Il concerto: Marco ha proposto insieme a Paolo Benvegnù (cantante dei succitati Scisma) quel che resta di un progetto di

collaborazioni e sodalizi incrociati che aveva preso piede circa un anno fa e che va sotto il nome de Il Cantiere. I due sono amici dai tempi del loro fatale incontro in sala registrazione per incidere il singolo Un amore lungo un giorno nel 1998; si stimano e per certi versi si "venerano" l'un l'altro con toni anche molto pittoreschi, come testimoniano le due definizioni che ho sentito uscire dalla bocca di Paolo in merito a Marco, definito "Troppo più avanti" e "Un santuario vivente per me".

La curiosità di vedere come avrebbero interagito i due piccoli grandi geni era tanta, seppure in parte era stata appagata dal live a Firenze, dove in un contesto tutt'altro che "festaiolo" e allegro (la giornata contro la pena di morte) che precedeva di due settimane l'appuntamento con Brescia il mio appetito era stato appagato da un gustoso antipasto musicala.
Il "Donne e Motori" si presentava molto piccolo, ma accogliente, nonostante la nebbia profonda che avvolgeva la città e i capannoni deserti e silenziosi della zona industriale in cui era ubicato. Entrare nel locale è stato come passare in un attimo dalla nebbia e dal freddo di fuori a un calore e un'aria di serenità

dato dalla presenza di Marco, di Paolo e di tanti amici tra il pubblico. Quasi una cosa in famiglia insomma, nonostante il locale fosse gremito come un uovo sia da pesone interessate all'evento sia dal "popolo del martello" che con una micidiale versione techno di Strawberry fields forever ha dato la buonaotte ai suonatori prima ancora che questi potessero decidere se fare o no il (o i) bis.

Il set ha riproposto in apertura i brani scritti per l'esibizione di Firenze (eseguiti sopra alla voce registrata del detenuto Mumia Abu Jamal, "from death row"); poi Marco ha estratto fuori dal cilindro delle sue magie una memorabile Karma Parente fatta su un pianoforte vero trovato nel locale. Agli altri brani di Marco, Succhiatori, Falso Movimento e Rampe di Slancio Paolo ha risposto con tre suoi inediti e con un tuffo nostalgico nel mondo Scisma proponendo la bellissima In dissolvenza. Il concerto ha poi offerto incredibili emozioni durante la lettura di una poesia scritta da Karl Guillen, detenuto in Arizona (anche questa già proposta a Firenze) e mentre le note di Ausencia si diffondevano nell'aria la nebbia fuori sembrava non esserci più.
Finale del concerto dedicato a Ginsberg con Song for Allen, duetto vocale con Marco improvvisato tastierista su uno strumento giocattolo.

Conclusione: La serata ha rispecchiato il detto che mi era venuto in mente non appena letto il nome del locale, "Donne e Motori", con le gioe date dalle canzoni suonate sul palco e i dolori (nostalgici) dati dal reincontro con tutti e 6 gli Scisma.
Rimane però il ricordo di un gran bel concerto di musica vera e uscita dal cuore dei due amici.

Paolo Fidanzati

ho una gran fretta di cambiare pelle a questa terra