Trasparente
Album, Mescal (2002), MES 672877 2
da Viceversa


Artista sempre alla ricerca di originali composizioni, Marco Parente inizia da batterista coi C.S.I. e dal 1997 spicca il volo come solista con Eppur non basta in cui duetta con Carmen Consoli, in Oio. Partecipa al progetto L'isola di Wyatt, dedicato a Robert Wyatt, del Consorzio Produttori Indipendenti: con i La Crus interpreta Gharabzadegi e prende parte ad un tour-live che ha come ospiti Manuel Agnelli degli Afterhours, C.S.I., Cristina Doną, Enrico Greppi e Finaz della Bandabardņ. Nel 2000 esce il secondo album Testa di cuore; nel 2001 lo vediamo al Festival Fuck Art , Let's dance e realizza il primo studio per l'allestimento dello spettacolo Paradiso, Inferno, Piano Terra all'Anfiteatro romano di Fiesole.

Nel 2002 la collaborazione con Manuel Agnelli si fa pił stretta, tant'č che la voce degli Afterhours produce questo terzo disco di Marco, premiato insieme ad Agnelli e Cristina Doną, con il Grinzane Cavour per la poesia ed i testi musicali.

Il titolo ricorda la trasparenza dell'acqua, il suo lento fluire ondoso, il suo creare vortici e cascate improvvise. Come una Farfalla pensante, che sfiora le molecole di un nebbioso lago, i pezzi si susseguono, tra carillon, archi, fiati e piano, che rendono sofisticate le atmosfere create da suoni somiglianti ai graffi degli Afterhours.

Il tono velato, sussurrato,la voce un po' strascicata di Marco rimandano alla voce di Thom Yorke, cantante dei Radiohead, soprattutto in La mia rivoluzione. Particolare l'intermezzo rock-elettronico di Fuck [he]art e let's dance. Si scivola sul jazz in Adam ha salvato Molly e la luce si infuria se si strappa un fiore alla terra, ma la coscienza ha brillato di cosciente incoscienza...

Trasparente non č un album facile da ascoltare e capire: dolce-amaro,presente-assente, molto malinconico, coraggioso e poetico.

Melissa Mattiussi

ho una gran fretta di cambiare pelle a questa terra